Expo internazionale Anfi/Fife

Expo internazionale Anfi/Fife

Bari 14/15 ottobre 2017
Aura Diane von Anhalt of Anysbluevelvet:
sabato 14 ottobre Ex1 CAC 🎉🎉🎉🏆
domenica 15 ottobre Ex1 CAC 🎉🎉
IT* Anysbluevelvet Clementine:
sabato 14 ottobre Ex1 🎉🎉🎉
domenica 15 ottobre Ex1 🎉🎉🏆
molto soddisfatta  entrambi i giorni ottimi risultati e ottimi giudizi 😍💖

Comunicazione sociale felina -comunicazione olfattiva

Poichè i gatti cacciano da soli, essi evitano attivamente il contatto con altri felini quando intraprendono le loro spedizioni. La maggior parte delle comunicazioni sociali tra gatti, perciò, serve ad aumentare la distanza tra gli indivdui piuttosto che incoraggiarne il contatto. I segnali usati per incoraggiare l’interazione sono riservati ai gatti familiari e agli appartenenti allo stesso gruppo sociale. La comunicazione felina ha tre modalità:

-olfattiva (basata sugli odori).

-visiva (basata sul linguaggio del corpo e sulle espressioni facciali),

– uditiva (basata sulla vocalizzazione).

Comunicazione olfattiva

Se lo scopo è aumentare la distanza tra voi e i membri della vostra specie, allora è meglio adottare un metodo che faccia in modo che il destinatario del messaggio non debba avvicinarsi troppo per intercettarlo. Se non volete che il vostro potenziale nemico si avvicini abbastanza per vedervi o sentirvi, non avete molta scelta nè molti mezzi alternativi per farvi capire. Quale metodo migliore allora del lasciare un “biglietto da visita ”col vostro inconfondibile odore, che sia leggibile da qualunque felino passi di là anche diverso tempo dopo che ve ne siete andati? Il gatto è dotato di un ulteriore organo dell’odorato nel palato superiore ed è chiamato organo vomeronasale o organo di Jacbson, che gli consente di degustare l’odore ricavandone il massimo numero di informazioni. I gatti hanno ghiandole odorifere sul muso, sui fianchi, alla base della coda e tra i cuscinetti plantari e ciascuna zone può essere usata per depositare odori da usare come segnali per gli altri. Gli odori sono utili anche per chi li deposita per lasciare dei messaggi a se stesso sulla relativa sicurezza e familiarità di una particolare zona. La marcatura del territorio è una parte essenziale del sistema di comunicazione dei felini e non è facile da coprendere per gli esseri umani. E’ importante però cercarne di capire almeno in parte le motivazioni.

Strofinarsi

I gatti usano le ghiandole del muso , dei fianchi e della base della coda per depositare il proprio odore sugli oggetti all’interno del loro territorio. E’ normale vedere un gatto che strofina il muso sui mobili di casa o sulle nostre scarpe, ad esempio. E’ possibile anche vederlo strofinare le guance contro i ramoscelli in giardino. Si pensa che questo comportamento sia collegato al suo senso di familiarità in un particolare ambiente o situazione sociale. Una parte dei feromoni facciali emessi dalle ghiandole del muso del gatto, e che sono comuni a tutti i gatti domestici, è stata riprodotta sinteticamente per trattare tutta una serie di problemi comportamentali

Grattare

Grattare è usato per tenere in ordine le unghie, ma ha anche la funzione di marcare il territorio, utilizzando le ghiandole odorifere situate tra i cuscinetti plantari. In questo modo il gatto può lasciare un messaggio sia visivo (il segno delle unghie) che olfattivo nelle zone significative del suo territorio. Questi segni si trovano sia lungo i confini del territorio sia nelle aree importanti al suo interno. Se il gatto gratta marcatamente una sola zona all’interno della casa, quel luogo potrebbe avere un’importanza strategica in una disputa territoriale, e quella brutta abitudine potrebbe essere non dovuta a un semplice bisogno di pulizia delle unghie. Marcatura con urina Questa forma di marcatura viene chiamata spruzzo. Il gatto indietreggia verso una superficie verticale e, assumendo una posizione eretta e volgendo la coda verso l’alto, vi dirige uno spruzzo di urina. Compiendo quest’azione il gatto strofina leggermente le zampe posteriori a terra, facendo vibrare o muovere a scatti la punta della coda.

A volte i gatti possono accucciarsi per marcare le superfici orizzontali. Le richerche hanno mostrato che i gatti distinguono le due secrezioni, perciò è possibile che vi siano coinvolte anche le ghiandole anali: ciò che è certo è che l’urina appare più viscosa e oleosa del normale. Tutti i gatti, maschi, femmine, sterilizzati e non, ricorrono a questa pratica nelle giuste circostanze. Nei maschi e nelle femmine sessualmente attivi la marcatura con l’urina rappresenta un invito all’accoppiamento. Nei gatti sterilizzati ha invece lo scopo opposto, perchè essi depositano un odore che mantiene il territorio utilizzabile da un certo numero di gatti senza che essi vengano in diretto contatto l’uno con l’altro. L’intensità dell’odore fornisce indicazioni sui tempi della marcatura e quindi sulla sicurezza di quella zona. I gatti non dovrebbero aver bisogno di spruzzare urina in un ambiente domestico perchè la casa dovrebbe rappresentare un rifugio sicuro per i suoi residenti. Se però c’è tensione e conflitto tra i membri del gruppo, i nostri amici pelosi non hanno molti altri metodi per esprimere le loro intense emozioni. Gli spruzzi sono concentrati di solito dove il gatto si sente particolarmente vulnerabile. Lo spruzzare può anche essere usato come metodo per cercare attenzioni oppure nelle situazini in cui il gatto si sente frustrato. In alcuni casi anche l’aggressività passiva può essere associata a questo comportamento, che rappresenta dunque un metodo di comunicazione complesso e dalle molteplici funzioni.

Depositare feci

I gatti a volte depositano feci per marcare il territorio. Questo tende ad avvenire ai confini del territorio o negli spazi aperti di particolare importanza strategica, come percorsi fissi o via di fuga. Depositare le feci in casa è relativamente raro, poichè questo comportamento è quasi sempre accompagnato da spruzzi di urina e da altri evidenti segni di tensione, in questi casi la causa potrebbe essere la lettiera sporca.

i gatti necessitano di proteine animali

I gatti sono carnivori obbligati (stretti) e sono molto diversi dai cani nelle loro necessità alimentari. Cosa significa essere un “carnivoro obbligato”? Significa che il gatto è stato progettato da Madre Natura in modo tale da soddisfare il suo fabbisogno nutritivo con grandi quantità di proteine animali (carne/organi) e trae molto meno nutrimento dalle proteine vegetali (cereali/verdura). Quindi non è in grado di utilizzare efficacemente le proteine delle piante. E’ molto importante capire che non tutte le proteine sono uguali. Le proteine che derivano dai tessuti animali hanno un profilo di aminoacidi completo. (Gli aminoacidi sono gli elementi che compongono le proteine. Immaginate i pezzetti di un puzzle). Le proteine di origine vegetale non contengono tutti i componenti (i pezzetti del puzzle) necessari ad un carnivoro obbligato. La qualità e la composizione delle proteine sono identificabili con  il loro valore biologico. Gli esseri umani e i cani possono utilizzare i componenti delle proteine vegetali e da essi formare i pezzetti mancanti. I gatti non possono farlo. Ecco perché umani e cani possono eventualmente vivere con una dieta vegetariana ma non i gatti. (Attenzione che non sto consigliando la dieta vegetariana per cani). La taurina è uno dei più importanti aminoacidi presenti nella carne ma è assente nelle piante. La sua carenza può causare cecità e problemi cardiaci nei gatti. Le proteine presenti nelle crocchette ( ad eccezione delle premium grain free ), che sono spesso di origine vegetale, non sono qualitativamente uguali alle proteine presenti nel cibo in scatola, che sono invece di origine animale. Nelle crocchette quindi c’è un valore biologico molto più basso. Poiché le proteine vegetali sono più economiche di quelle animali, le aziende che producono cibo per animali hanno margini di guadagno maggiori usando mais, grano, soia, riso, ecc. I veterinari nutrizionisti e le compagnie del pet food replicano che sanno esattamente ciò che viene a mancare nei vegetali in termini di tipologia e quantità di elementi nutritivi, cose che invece sarebbero presenti in un cibo a base di carne. Quindi affermano che tali elementi mancanti sono aggiunti nei loro prodotti per renderli completi e bilanciati, adatti alla vita di un carnivoro obbligato. Il problema però è che l’Uomo non sempre è sufficientemente abile come crede e commette errori fatali nel tentativo di compensare drastiche deviazioni dalla natura.  Non molto tempo fa (nel 1980) alcuni gatti diventarono ciechi e altri morirono per problemi cardiaci a causa della sua arroganza. Fu infatti poi scoperto che i felini sono molto sensibili alla mancanza della taurina e alcuni pagarono con la vita tale “svista” dell’essere umano, solo intenzionato ad incrementare i suoi margini di guadagno sui prodotti del pet food. Ci sono diverse situazioni che possono condurre ad un deficit di taurina e una di queste è proprio una dieta basata troppo sui vegetali. Invece di accontentarsi di profitti minori o di tornare indietro alla natura aggiungendo più carne ai loro prodotti, le aziende del pet food semplicemente aggiungono supplementi. Potrebbe sembrare tutto giusto, ma come si fa a sapere con esattezza che non si sta ciecamente creando un problema di tipo nutritivo? Perché l’uomo è così arrogante da pensare di potersi allontanare così tanto da ciò che è stato invece progettato da Madre Natura per la vita di un gatto? Facciamoci anche la seguente domanda: Quanti gatti si ammalano o muoiono per diete  scorrette nonostante tali diete non siano mai prese in considerazione come possibili cause di malattia o di morte? Non si può dare una risposta definitiva ma io non ho dubbi che la risposta sarebbe “Molti”. I gatti sopravvivono con queste diete a base vegetale? Sì, molti sopravvivono. Prosperano in salute con queste diete? No, non prosperano. Vogliate per favore prestare attenzione alle parole “sopravvivere” e “prosperare”, poiché c’è una grande differenza tra i due stati di salute. Un altro punto importante riguardo alle proteine contenute in un cibo secco è che le crocchette sono cotte a temperature molto alte per un lungo periodo di tempo. Tale modalità di cottura decrementa il valore biologico delle fonti proteiche. La forte cottura distrugge anche altri nutrienti. L’uomo quindi deve domandarsi quali nutrienti, in quale forma e quantità, sono distrutti per poi poterli aggiungere dopo. Dato che l’uomo non sarà mai abile come Madre Natura (egli non saprà mai ogni dettaglio della normale preda del gatto) è ovvio che c’è il rischio di sbagliare nell’allontanarsi così tanto da ciò che è naturale e normale per un gatto. Riguardo alle proteine contenute in un cibo, non bisogna confondersi con le percentuali delle proteine elencate nelle crocchette e nel cibo in scatola. A prima vista, può sembrare che nelle crocchette ci sia una quantità maggiore di proteine rispetto alle scatolette, ma ciò non è vero se calcolato sul prodotto secco, senza umidità. Molte scatolette hanno più materia proteica delle crocchette. E ricordate che solo i numeri percentuali non sono sufficienti a dare informazioni precise. E’ il valore biologico ad essere il dato importante.

Diamo ai gatti troppo carboidrati
Nel loro ambiente naturale, i gatti non consumerebbero mai l’alto livello di carboidrati (cereali / patate /piselli, ecc) che si trovano negli alimenti secchi che quotidianamente diamo loro. Non vedrete mai un gatto selvatico inseguire un branco di biscotti nelle pianure dell’Africa o disidratare un topo per poi guarnirlo con una crema di farina di glutine di mais. In natura, il vostro gatto mangerebbe un pasto altamente proteico e altamente umido a base di carne, con un livello moderato di grassi e con solo circa il 3-5% di calorie da carboidrati. Il cibo secco contiene invece circa il 30-50% di calorie da carboidrati. Alcune crocchette più economiche ne contengono anche di più. Questo NON è il cibo che Madre Natura ha pensato per il gatto. Un cibo in scatola di alta qualità invece contiene circa il 3-5% di calorie da carboidrati.
Vogliate prendere nota però che non tutte le scatolette sono debitamente povere di carboidrati. Ad esempio, la maggior parte delle scatolette della Hill’s Science Diet e delle Hill’s Prescription Diets sono molto alte di carboidrati e non sono un cibo che sceglierei di somministrare. I gatti hanno la difficoltà fisiologica ad utilizzare i carboidrati dovuta alla mancanza di enzimi specifici che invece sono presenti in altri mammiferi, e alla  carenza di un enzima salivare che si chiama amilasi. I gatti non hanno bisogno dei carboidrati nella loro dieta e molto preoccupante è il fatto che un’alta quantità di essi può risultare pericolosa per la loro salute, come spiegherò più avanti. Fatte queste considerazioni, è illogico alimentare un carnivoro con una dieta di cereali al gusto carne così come dare carne ad un erbivoro tipo un cavallo e una mucca, giusto? Quindi, perché continuiamo a trattare i nostri amici carnivori come se fossero erbivori? Perché somministriamo diete inadatte? La risposta è semplice. I cereali sono economici. La convenienza vende. Tuttavia, è una dieta giusta per i nostri gatti? Assolutamente no. Il carnivoro obbligato è progettato per mangiare carne, non cereali, e necessita di introdurre acqua attraverso il cibo, come spiegato prima.

I gatti introducono molta acqua   attraverso   il loro cibo
Questa è una sezione molto importante perché sottolinea bene come anche le crocchette a basso contenuto di carboidrati e prive di cereali non siano un cibo ottimale per il vostro gatto. Ricordate che anche il cibo in scatola più economico  è meglio di qualsiasi crocchetta presente sul mercato. L’acqua è un nutriente estremamente importante che contribuisce alla salute generale di ogni essere vivente. A questo concetto aggiungete il fatto che i gatti non hanno un senso della sete molto forte come invece hanno altre specie animali; potete quindi immaginare quanto sia importante per loro assumere una dieta ricca di acqua. Lo scarso senso della sete li può portare ad un livello critico di disidratazione nel caso in cui le crocchette siano il pasto principale. I gatti introducono la maggior parte dell’acqua attraverso il cibo, infatti la loro preda normale contiene circa il 70-75% di acqua. Il cibo secco ne contiene solo il 7-10%, mentre il cibo in scatola ne contiene circa il 78%.  Quindi le scatolette sono più simili alla dieta naturale e sono più adatte alle necessità del vostro micio. Immagino che stiate pensando “….ma vedo che il mio gatto beve tanto quindi dovrebbe dissetarsi abbastanza!” Un gatto che si alimenta con una dieta prevalentemente a base di crocchette beve in effetti di più di uno che mangia solo scatolette, ma se si sommano tutte le fonti di acqua (ciò che sta nel cibo + ciò che viene bevuto oltre al cibo) si evince che il micio con crocchette si idrata circa la metà del micio delle scatolette. Questo punto è fondamentale per capire come possono insorgere problemi ai reni e alla vescica. Tenete in considerazione che quando il vostro gatto comincerà a mangiare del cibo più idratato il suo ammontare di urina aumenterà significativamente, spesso raddoppia, e questa è una cosa molto positiva per la salute della sua vescica. Questo significherà anche pulire più frequentemente la sua lettiera o aggiungere più lettiere in casa.

Mamma Ragdoll con cuccioli appena nati

Le mamme gatto ragdoll sono buone madri: crescono e curano amorevolmente i propri cuccioli mostrandosi fiduciose  nei confronti del proprio compagno/a umano e lasciando che si avvicini e interagisca con i cuccioli, che nascono da 1 a 8 ogni volta. Appena nato il gatto ragdoll è bianco, poi le sue punte cominciano a colorarsi dopo i primi dieci giorni e il colore comincia a definirsi solo dopo le prime tre settimane di vita.

Gustatevi questo video che mostra la meraviglia della natura .. io rimango incantata…